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mercoledì 24 febbraio 2016

Pasta con le sarde



Spicchi di storia



Questa ricetta esiste in due versioni: senza e con l'estratto di pomodoro. Strano vero? Ma è cosi’.
Nell’interno della Sicilia, si utilizza l'estratto di pomodoro, nelle coste no.
Intanto va accennato che questa pasta va gustata tiepida ossia <<‘ntianata>>, termine siciliano derivante da tegame, cioè una volta condita la pasta si lascia nel tegame al caldo e dopo che “riposa” e intiepidisce, si gusta.
Il finocchietto selvatico, raccolto nelle campagne, venne inserito nella ricetta per aromatizzare il condimento, cosi’ come si utilizzavano gli aromi e le spezie nelle carni, nel medioevo, perché non esistevano i frigoriferi, né i mezzi veloci di oggi per offrire pesce fresco con l’odore del mare o carne selvaggina macellata da diversi giorni.
Vediamo, prima, la ricetta senza estratto, in fondo, quella con l'estratto. RICETTE TRADIZIONALI.

Ingredienti per 4 persone

Per il condimento
- ½ kg di sarde senza lische
- due ciuffetti di finocchietto selvatico
- due cucchiai di uva passa e pinoli (misti)
- una cipolla bianca media
- due spicchi d’aglio
- olio evo
- una bustina di zafferano
- sale e pepe
- quattro cucchiai di pangrattato

La Pasta
Tradizionalmente si cucinano i bucatini, ma io preferisco le conchigliette di media grandezza, perché si riempiono del condimento e risultano più gustose. 

Preparazione

Pulite bene il finocchietto, tritatelo e cucinatelo bene.
Nel frattempo,pulite bene le sarde privandole delle spine, lavatele e mettetele su di un colapasta, se avete il pescivendolo di fiducia o di buona volontà, chiedetegli di pulirle.
Quando il finocchietto è ben cotto scolatelo ma non gettate l’acqua di cottura.
Fate soffriggere la cipolla con l’aglio,  quando imbiondisce, togliete l’aglio e aggiungete le sarde,  poi l’uva passa ed i pinoli, sale e pepe. Mescolate delicatamente e se è necessario versatevi qualche mestolo di acqua di cottura dei finocchi. Continuate a cucinare per qualche minuto e poi aggiungete lo zafferano.

Adesso cucinate 350 gr di conchigliette al dente nell’acqua di cottura dei finocchietti, aggiustate di sale. Mentre cucina la pasta fate abbrustolire 4 cucchiai di pangrattato senza farlo bruciare e mettete da parte.

Scolate la pasta rigorosamente al dente e mettetela in un tegame capiente, versatevi il condimento di sarde, mescolate bene e poi spolveratevi il pangrattato, coprite prima col coperchio poi mettete in disparte avvolgendo il tegame con una coperta di lana.
Attendete che diventi tiepida e servite.
Se qualcuno non ama le pietanze tiepide, servite il piatto caldo spolverando il pangrattato su ogni piatto.




finocchietto




Consigli: 1) la ricetta originale richiede i finocchietti selvatici raccolti in campagna, e poiché non sono sempre reperibili neanche al mercato, quando avrete la possibilità di acquistarli, lavateli bene, spezzettateli, cucinateli, scolateli e conservateli in freezer in sacchetti alimentari, in piu’ sacchetti in porzioni sufficienti per fare il condimento per 4 persone, considerate due cucchiai colmi.  Alla bisogna, uscite uno o due sacchetti, sbollentate i finocchietti e uniteli alle sarde.
2) per quanto concerne la pasta, io preferisco le conchigliette, per due motivi: il primo è che sono più maneggiabili ed il secondo perché serviti col cucchiaio e quindi è più facile gustarli con piu’ condimento.

VERSIONE CON ESTRATTO DI POMODORO



La versione con estratto di pomodoro è semplice. Una volta realizzato il condimento, aggiungete un cucchiaio di estratto di pomodoro sciolto in un mestolo di acqua calda. Continuate la cottura per qualche minuto, aggiustate di sale e condite. 

 


immagine presa da google


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