Spicchi di storia
Questa ricetta esiste in due versioni: senza e con l'estratto di pomodoro. Strano vero? Ma è cosi’.
Questa ricetta esiste in due versioni: senza e con l'estratto di pomodoro. Strano vero? Ma è cosi’.
Nell’interno della Sicilia, si utilizza l'estratto di pomodoro,
nelle coste no.
Intanto va accennato che questa pasta va gustata tiepida ossia
<<‘ntianata>>, termine siciliano derivante da tegame, cioè una
volta condita la pasta si lascia nel tegame al caldo e dopo che “riposa” e
intiepidisce, si gusta.
Il finocchietto selvatico, raccolto nelle campagne, venne inserito
nella ricetta per aromatizzare il condimento, cosi’ come si utilizzavano gli
aromi e le spezie nelle carni, nel medioevo, perché non esistevano i
frigoriferi, né i mezzi veloci di oggi per offrire pesce fresco con l’odore del
mare o carne selvaggina macellata da diversi giorni.
Vediamo, prima, la ricetta senza estratto, in fondo, quella con l'estratto. RICETTE TRADIZIONALI.
Ingredienti
per 4 persone
Per il condimento
- ½ kg di sarde senza lische
- due ciuffetti di finocchietto
selvatico
- due cucchiai di uva passa e pinoli
(misti)
- una cipolla bianca media
- due spicchi d’aglio
- olio evo
- una bustina di zafferano
- sale e pepe
- quattro cucchiai di pangrattato
La Pasta
Tradizionalmente si cucinano i bucatini, ma io preferisco le conchigliette di media grandezza, perché si riempiono del condimento e risultano più gustose.
Preparazione
Pulite bene il finocchietto, tritatelo e cucinatelo bene.
Nel frattempo,pulite bene le sarde privandole delle spine,
lavatele e mettetele su di un colapasta, se avete il pescivendolo di fiducia o
di buona volontà, chiedetegli di pulirle.
Quando il finocchietto è ben cotto scolatelo ma non gettate
l’acqua di cottura.
Fate soffriggere la cipolla con l’aglio, quando
imbiondisce, togliete l’aglio e aggiungete le sarde, poi l’uva passa
ed i pinoli, sale e pepe. Mescolate delicatamente e se è necessario versatevi
qualche mestolo di acqua di cottura dei finocchi. Continuate a cucinare per
qualche minuto e poi aggiungete lo zafferano.
Adesso cucinate 350 gr di conchigliette al dente nell’acqua di cottura
dei finocchietti, aggiustate di sale. Mentre cucina la pasta fate abbrustolire 4 cucchiai di pangrattato senza
farlo bruciare e mettete da parte.
Scolate la pasta rigorosamente al dente e mettetela in un tegame
capiente, versatevi il condimento di sarde, mescolate bene e poi spolveratevi
il pangrattato, coprite prima col coperchio poi mettete in disparte avvolgendo
il tegame con una coperta di lana.
Attendete che diventi tiepida e servite.
Se qualcuno non ama le pietanze tiepide, servite il piatto caldo
spolverando il pangrattato su ogni piatto.
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finocchietto |
Consigli: 1) la ricetta originale richiede i finocchietti selvatici raccolti in campagna, e poiché non sono sempre reperibili neanche al mercato, quando avrete la possibilità di acquistarli, lavateli bene, spezzettateli, cucinateli, scolateli e conservateli in freezer in sacchetti alimentari, in piu’ sacchetti in porzioni sufficienti per fare il condimento per 4 persone, considerate due cucchiai colmi. Alla bisogna, uscite uno o due sacchetti, sbollentate i finocchietti e uniteli alle sarde.
2) per quanto concerne la pasta, io preferisco le conchigliette, per due motivi: il primo è che sono più maneggiabili ed il secondo perché serviti col cucchiaio e quindi è più facile gustarli con piu’ condimento.
VERSIONE CON ESTRATTO DI POMODORO
La versione con estratto di pomodoro è semplice. Una volta realizzato il condimento, aggiungete un cucchiaio di estratto di pomodoro sciolto in un mestolo di acqua calda. Continuate la cottura per qualche minuto, aggiustate di sale e condite.
immagine presa da google
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