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sabato 21 ottobre 2017

Olive in salamoia




Chi ha la possibilità di raccogliere le olive, come me, anche se per diletto, può completare l’opera, conservandole in salamoia. Prima della raccolta lavate e sanificate i barattoli e conservateli bene, chiudendoli con i coperchi nuovi.

La lavorazione prevede due fasi
Prima fase: preparazione alla conservazione
Seconda fase: conservazione

Nella prima fase occorre lavorare le olive nella salamoia e cambiarla ogni 24 ore, procedendo in questo modo.
Prendete le olive e lavatele sotto l’acqua corrente e scolatele, poi ponetele in capienti insalatiere.
A parte preparate la concia e dovrà essere così composta:
- 100 gr di sale ogni litro di acqua

Fate sciogliere bene il sale e versate la salamoia sulle olive poste nelle insalatiere. Coprite con un piatto pressando le olive, metteteci un peso (barattolo pieno d’acqua o una bottiglia) e lasciate riposare. Alle 24 ore ripetete l’operazione per 5 giorni.
Se vedete una leggera muffa non preoccupatevi, è normale. L’importante è che sciacquiate bene ogni volta che ripetete l’operazione, sotto l'acqua corrente utilizzando un capiente scolapasta. E quando riversate le olive nell’insalatiera lavate quest’ultima con del bicarbonato non con il detersivo.

Nella seconda fase preparate la salamoia di “conservazione”: 110 gr di sale in un litro di acqua. Poi scolate le olive, sciacquatele e riempite i barattoli. Quindi, versatevi la salamoia e chiudete ermeticamente. Ponete i barattoli in un posto asciutto e fresco.
NON AGGIUNGETE RAMETTI DI AROMI NÈ ALTRO perché farebbe la muffa.

Dopo circa 4 mesi potrete gustare le olive. Scolatele, lavatele e conditele come vi pare.

Pasta "veloce"



Questa ricetta è l’ideale per chi va di fretta e non disdegna l’aglio. Ma potreste farne a meno anche se perde l’autenticità.
È ottima per le spaghettate improvvise e stare in allegra compagnia.
Il condimento potrà essere utilizzato per qualsiasi formato di pasta. È preferibile, quando si è in tanti, utilizzare la pasta corta. Io preferisco le conchigliette.

Ingredienti per 4 persone


  •        400 gr di pasta formato conchigliette
  •        4 cucchiai di caciocavallo grattugiato o pecorino
  •        4 foglie di basilico
  •        un cucchiaio di granella di mandorle
  •         4 pomodori ben maturi
  •        sale q.b.
  •         1 cucchiaino di olio al peperoncino o pepe
  •        olio di oliva
  •        4 spicchi di aglio

Procedimento

Lavate bene i pomodori, fate un leggero taglio a croce sopra, sul lato dove non c’è il picciolo. Buttateli nell’acqua bollente e dopo circa 5 minuti di bollitura, scolateli e privateli della pellicina.

Nel frattempo fate bollire dell’acqua per la pasta.

Dopo che i pomodori sono spellati, tagliuzzateli e schiacciateli leggermente in una scodella capiente, versatevi l’aglio crudo tritato, il sale, la granella di mandorle l’olio al peperoncino, un pizzico di sale. Amalgamate il tutto e versate in una padella dai bordi alti e aspettate che cucini la pasta MOLTO AL DENTE.

Scolate la pasta e conservate una tazza di brodo. Quindi versatela nella padella col composto e mantecate per 1 minuto a fuoco moderato. Spegnete e aggiungete, 4 cucchiai di olio di oliva, il basilico, il formaggio e mescolate bene. se volete che la asta sia più umida, aggiungete qualche cucchiaio di brodo di pasta su ogni piatto. Servite. e ........
B U O N  A  P P E T I T O

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Torta salata di melanzane e patate o polpette



Una torta salata vegetariana innocua per chi non puo’ mangiare il fritto e i grassi. Morbida e ottima per tutte le età. In alternativa, potete realizzare delle polpette.

Ingredienti

-       4 melanzane grosse violacee (non nere)
-       2 patate grosse
-       1 uovo
-       pan grattato 2 cucchiai
-       menta, prezzemolo
-       50gr di formaggio grattugiato (quello che vi piace)
-       sale q,b,
-       olio di oliva
-       noce moscata


Preparazione
La sera prima cucinate le melanzane violacee che risultano più dolci rispetto a quelle nere, prima di averle lavate bene e tagliate a dadi.
Metteteli in un colapasta e lasciateli colare tutta la notte.
Il giorno seguente, cucinate le patate dopo averle pelate, quindi schiacciatele e unitele alle melenzane in una capiente ciotola. Poi,  aggiungete, poco per volta e mescolando bene, l’uovo, il pangrattato, il formaggio e gli aromi, in ultimo il sale, e un pizzico di noce moscata.

Se l’impasto vi sembra troppo morbido, aggiungete un altro cucchiaio di pangrattato e mescolate bene.

Prendete una teglia antiaderente e ungetela con l’olio, poi versatevi l’impasto e spolverate con un poco di pangrattato e formaggio grattugiato.
Mettete in forno, preriscaldato, a 160 gradi. Appena la superficie si sarà dorata, uscite la teglia dal forno e ponete la torta in un grande piatto di portata, lasciate intiepidire e servite.

VARIANTE

Se volete potrete realizzare delle polpette croccanti, con lo stesso impasto. Procedete così.
Dopo che avrete aggiunto tutti gli ingredienti all'impasto, aggiungete un totale di 80 grammi di pangrattato e mescolate bene. Fate raffreddare per un quarto d'ora in frigo nella parte più fredda e poi formate delle palline e friggetele.
Se volete una maggiore croccantezza, rotolate le polpette nel pangrattato oppure nel corn flakes e friggete in olio di semi abbondante. 
Oppure, se nn amate il fritto, mettete in forno ponendo le polpette su una leccarda ricoperta di carta da forno.










martedì 10 ottobre 2017

COTOGNATA OVVERO CONSERVA DI MELE COTOGNE





È vero. Le marmellate sono solo quelle realizzate con gli agrumi tutto il resto sono conserve. Ma in Sicilia sono tutte marmellate, quasi ad identificarle con i composti cremosi e zuccherini.
Oggi propongo la cotognata.

L’autunno è già arrivato, anche se qui in Sicilia, nell’istante che sto scrivendo, avverto una temperatura mite simile alla primavera.

Domenica ho raccolto le mele cotogne dal piccolo e generoso albero che ho accarezzato con  gli occhi tutta l’estate.

Ricordi d’infanzia riaffiorano nella mente tanto ma tanto lontani, quando a scuola elementare le bidelle distribuivano la cotognata in cubetti che, regolarmente, portavo a casa perché non rientrava nei miei gusti. L’unica cosa dolce che riuscivo a mangiare era la nutella.
Col passare degli anni, i gusti cambiano e devo dire che la conserva fatta in casa mi gusta, anche perché riesco a bilanciare lo zucchero (troppo mi disgusta).

Bene. Adesso passiamo alla ricetta rigorosamente siciliana. Preciso che io non realizzo la cotognata nelle formine, ma nei barattoli. quindi accorcio i tempi di cottura affinchè rimanga morbida. Potrete, comunque, farne metà con le formine cucinandola per 40 minuti,  e metà conservarla nei barattoli, cucinandola 25-30 minuti.

Ingredienti

-       1 kg di mele cotogne
-      700 gr di zucchero
-       una bustina di vaniglia
-    Il succo di un limone

Preparazione

Lavare bene le mele cotogne. Immergerle in una capiente pentola e quando si ammorbidiscono, prova forchetta, scolarle e quando sono tiepide pelarle e privarle dei semi.
Tagliate grossolanamente e passatele al setaccio. Quindi, aggiungete lo zucchero, mescolate bene e cucinate per 20 minuti, se vorrete conservarla nei barattoli e 40 minuti se vorrete fare le formine.

Dopo, aggiungete la vaniglia e il succo del limone e mescolate bene. Conservate nei barattoli sterilizzati e proseguite con la cottura dei vasetti in una capiente pentola. Fate bollire per 20 minuti e poi lasciate freddare dentro al pentola. Conservate negli armadietti al buio.