Menu Siciliani
Blog dedicato alla vera cucina siciliana, dagli antipasti ai dolci e ai gelati, alla corretta alimentazione....... e anche al turismo......
martedì 31 dicembre 2024
Tiramisù senza caffè a modo mio
martedì 17 dicembre 2024
PLUMCAKE ALL'ARANCIA
martedì 13 agosto 2024
L’estratto di pomodoro o concentrato (‘u strattu)
L’odore particolare dell’estratto, ‘u strattu" in siciliano, che si diffondeva per le strade dei paesi, era tipico e avvolgente.
lunedì 12 agosto 2024
PASTA DI MARE
La tradizione vuole gli ingredienti freschi, ma potrete utilizzare anche quelli surgelati che non richiedono la lavorazione dei molluschi. La sequenza della preparazione è importante ai fini di una buona riuscita del piatto.
Ingredienti freschi per 4 persone
2 pomodori ramati
4 spicchi di aglio
2 fette di pesce spada
500 gr di cozze
200 gr di vongole
4 gamberoni
1 calamaro
pasta di sarde q.b. oppure 2 acciughe sott’olio
1 mazzetto di prezzemolo
4 foglie di menta
6 cucchiai di olio evo
sale e pepe
Pasta: per quanto concerne il tipo di pasta, io preferisco la pasta corta, ovvero, le conchigliette o i falsi gnocchi. 350 gr.
Procedimento
Prima di tutto, lasciate, in abbondante acqua e sale, le vongole per farle spurgare dell’eventuale presenza di
sabbia, per almeno 4 ore, dentro il frigo, (se si è in estate), coprendo con un'altra insalatiera per evitare schizzi improvvisi.
Trascorse le ore, sciacquatele bene sotto l’acqua corrente e fatele aprire in una padella, con 2 cucchiai di olio evo e 2 spicchi di aglio, a fuoco moderato. Coprite con un coperchio. Quando sono aperte, mettetele da parte e mettete da parte anche il liquido che fuoriesce dalle vongole. Pulite bene le cozze e fatele aprire, senza acqua né sale, in un capiente tegame a fuoco moderato, rigirandole ogni tanto. Coprite con un coperchio. NON DEVONO CUOCERE molto. MA APRIRE IL GUSCIO. Quindi, separatele dal guscio e mettetele da parte.
Pulite i gamberoni lasciando la testa e togliete il budellino.
Pulite il calamaro o fatevelo pulire e tagliare dal pescivendolo.
Nel frattempo, portate ad ebollizione l’acqua per la pasta con poco sale. Contestualmente, prendete una capiente e profonda padella, versate 6 cucchiai di olio, 2 spicchi di aglio interi e i pomodori privi della pellicina, tagliati a tocchi. Dopo 1 minuto, aggiungete il pesce spada tagliato a dadini, privo della pellicina e dell’osso e il calamaro precedentemente tagliato a quadrucci.
Fate cucinare il condimento e aggiungete il brodino delle vongole, un po’ di brodo di pasta, che, nel frattempo state cucinando. Mescolate bene e aggiungete due cucchiaini di pasta di acciughe, che non deve friggere, ma sciogliere nel brodino e, in ultimo, quando il condimento è cotto, aggiungete le vongole e le cozze. Poi, aggiungete i gamberoni, il prezzemolo tritato finemente e 4 foglie di menta, intere. Fate cuocere appena per 1 minuto. Aggiustate di sale, se occorre e dopo 30 secondi togliete i gamberoni e metteteli da parte. Eliminate l’aglio e le foglie di menta.
Scolate la pasta molto al dente, senza buttare il brodo, e gettatela nel condimento. Mantecate sino a quando raggiungerà la cottura che desiderate. Se il brodo stringe troppo, aggiungete il brodo della pasta, e mantecate. Al termine, deve risultare un brodino cremoso. Spolverate con il pepe. Distribuite la pasta nei piatti con un gamberone a piatto e servite.
Io preferisco inserire sia le vongole che le cozze senza guscio, ma se volete un po’ di coreografia, lasciatene da parte un po’ col guscio e dopo aver sistemato la pasta nei piatti, mettetele sulla pasta insieme ai gamberoni.
Buon appetito.
Consiglio. Se utilizzate le cozze e le vongole fresche o allevate, dovrete stare attenti nel salare sia l’acqua della pasta sia il condimento.
Se utilizzate tutto surgelato, dovrete aggiungere piu’ sale. Assaggiate comunque e bilanciate con acqua senza sale, nel caso risulti un po’ salato.
Per quanto riguarda tutto il condimento, non deve cuocere molto, altrimenti gli ingredienti si induriscono.
sabato 1 giugno 2024
Bucce di Fico d’India (o ficodindia) in agrodolce
Spicchi di storia
Come dicono i cuochi e gli Chef “In cucina non si butta niente”. Ebbene si. Questa è una pietanza che rispecchia la cucina povera siciliana, composta da quello che oggi consideriamo lo scarto del frutto, ma che, invece, contiene piu’ vitamine e un gusto non meno apprezzabile.
E’ chiaro, che la fase piú difficile è quella di privarle dalle temutissime spine.
Ma con quanti e coltello tutto si risolve.
Curiosando qua e là, anche questa è un’antichissima ricetta contadina che dimostra come “u bisognu, ‘nsigna a chianciri”, ovvero, “l’ingegno ti sovviene al momento del bisogno”.
°°°°°°°°°°°°
Ingredienti
• 10 bucce di ficodindia
• 1 cipolla rossa
• 4 cucchiai olio evo
• 1 cucchiaino di zucchero
• ½ bicchiere di aceto di vino rosso
Preparazione delle bucce di ficodindia
Prendere una bacinella con acqua fredda e immergere i ficodindia per ammorbidire le spine, per una ventina di minuti.
Separate le bucce dal frutto, private le bucce delle spine con la parte non tagliente del coltello.
Lavarle bene sotto l’acqua corrente, porle su un tagliere e tagliarle a listerelle e metterle da parte.
Preparazione dell’agrodolce
Tagliare a metà la cipolla, e poi a fette sottili.
In una scodella versare l’aceto e lo zucchero. Mescolate sino a quando lo zucchero si sia sciolto.
Preparazione della pietanza
In una capiente padella fate appassire, in 4 cucchiai di olio di oliva, la cipolla, senza farla bruciare. Aggiungete le bucce di ficodindia, sale, pepe e mescolate, coprire la padella e lasciare cuocere a fuoco moderato, per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Trascorsi i 15 minuti aggiungere l’aceto misto allo zucchero e mescolare a fuoco vivo per un minuto circa, fino ad ottenere un composto denso. Servire freddo.
A fine pasto, servite il frutto di ficodindia che avrete posto precedentemente in frigo, per almeno un’ora.
Come sbucciare il ficodindia?
Munitevi di guanti resistenti, di una forchetta e di un coltello.
Immergerle in una bacinella piena d’acqua fredda per un’ora.
Prendere un ficodindia con la forchetta inserendola nel centro. Porla su un tagliere o marmo, e tagliare le due estremità, poi effettuare un leggero taglio verticalmente e con la punta del coltello, staccare pian piano la buccia.
Su youtube ci sono diversi video che mostrano come sbucciare il ficodindia.
Qui sotto il link per leggere le proprietà nutrizionali del frutto
Proprietà nutrizionali del frutto
CAPONATA
Spicchi di storia
Sulle origini del nome di questa pietanza, ci sono diverse ipotesi: una, che derivi dal pesce Capone (lampuga in italiano), l’altra è quella che derivi dal latino “Cauponium”, ossia osteria. Nell’hinterland dell’Isola, dove scarseggiava il pesce, si componeva di altri ingredienti, tra cui la melanzana o i peperoni e le patate. Ogni provincia, ha versioni differenti: quella agrigentina prevede: peperoni melanzane, pomodori, cipolle, sedano, olive verdi, olive nere, capperi, aceto, miele, zucchero, aglio, olio, peperoncino, basilico, mandorle. La versione trapanese, prevede melanzane, peperoni, olive, cipolle, pomodori maturi, capperi, aceto, zucchero e mandorle tostate. Quella catanese, melanzane, peperoni, olive, cipolle, capperi, aceto, zucchero, basilico, aglio e patate. Quella messinese, molto simile a quella palermitana, si differenzia dall’aggiunta di pomodoro a pezzi nella prima e della salsa di pomodoro nella seconda. Quale fosse quella tradizionale, non è facile dirlo. Di certo c’è che tutte sono antiche ricette e che la versione “marinara”, oggi prende il nome di “insalata di mare” ma che non ha nulla a che vedere con la caponata, in quanto si compone di ingredienti crudi, come la cipolla rossa, le olive bianche, il sedano, aromi, olio di oliva, sale e pepe, misti a ingredienti cotti, quali: polpo, cozze.
Qui, vi propongo la versione palermitana.
Ingredienti
- 500 gr di melanzane nere
- 400 grammi di salsa di pomodoro
- 1 cipolla rossa
- 2 coste di sedano
- 100 gr di olive verdi snocciolate
- 100 gr di capperi sotto aceto
- 2 cucchiai di zucchero semolato
- ½ bicchiere di aceto di vino
- olio evo
Procedimento
Nel frattempo, tagliare le verdure: la cipolla a fette, il sedano, solo i gambi, a dadini, le olive prive del nocciolo, i capperi interi. Fate soffriggere in 4 cucchiai le verdure tranne le olive, appena un minuto, senza che si brucino, aggiungere la salsa di pomodoro, sale e pepe. Fare cuocere il tutto e poi aggiungete lo zucchero e l’aceto, mescolare bene e fate insaporire per almeno 5 minuti.
Quindi, aggiungere le melanzane e le olive, mescolare con un cucchiaio di legno, per 1 minuto. Fate riposare e servite la pietanza, rigorosamente, fredda. In estate ponetela in frigo.
Se invece voleste conservarla in barattoli, dovrete utilizzare lo stesso procedimento delle conserve o marmellate.
'U ZUZZU
- 800 g di carne di scarto suino: cotenna, zampe, coda
- 1 limone
- 2 bicchieri aceto di vino bianco
- 5 foglie di alloro
- sale
- Pepe in grani q.b.
- 4 chiodi di garofano
- Prezzemolo 5 rametti